
Il trattamento del rachide cervicale in osteopatia
Il collo è una delle regioni maggiormente sollecitate dal punto di vista meccanico nella nostra società: spesso sfruttato da tante ore seduti davanti ad un computer, spesso affaticato da tante ore alla guida dell’automobile, quasi sempre luogo dove “scarichiamo” tutto il nostro stress, fisico od emotivo che sia.
Il dolore del rachide cervicale è quindi uno dei motivi più frequenti di consultazione per un osteopata; tutte le problematiche dolorose acute e croniche, gli esiti di eventi traumatici come il classico colpo di frusta, i casi di limitazione del movimento nei diversi piani dello spazio, nonché i disordini posturali che interessano non solo il collo ma anche spalle, dorso, schiena e non da ultima la rigidità da accumulo delle “tensioni” trovano particolare giovamento dal trattamento.
Le tecniche a disposizione dell’osteopata sono le più varie, dalla manipolazione delle articolazioni al rilascio/allungamento muscolare, fino alle tecniche più delicate e sottili di tipo fasciale o di tipo cranio-sacrale. In comune, queste tecniche hanno lo scopo di fornire ai tessuti l’informazione giusta affinché questi si possano trovare nella condizione migliore per ristabilire la propria salute. Non è quindi corretto pensare che l’osteopata sistema qualcosa “fuori posto”; è più giusto pensare che la sua azione è quella di eliminare delle restrizioni e delle tensioni che limitano le naturali capacità del corpo di mantenersi in salute e vivere senza dolore.
Il trattamento osteopatico del rachide cervicale diventa così non solo utile per il miglioramento della sua funzione meccanica, ma anche di tutte le altre cui è legato: della funzione vascolare, di apporto arterioso e di drenaggio venoso del cranio e di tutti gli organi presenti nel collo; della funzione nervosa, di innervazione delle spalle e tutti gli arti superiori; della funzione vegetativa, di regolazione della funzione di occhi, fosse nasali, orecchi, e di parte di funzioni cardio-polmonari e digestive; della funzione posturale legata alla funzione della deglutizione, della fonazione e quindi anche della articolazione della mandibola.
Come sempre quindi l’osteopata integra sempre il trattamento di una regione del corpo nel trattamento globale dell’individuo: ogni problematica cervicale va quindi sempre vista nella globalità del paziente e correlata a tutte le sue disfunzioni. E come sempre, si avvale di test diagnostici differenziali per stabilire se il paziente è in grado di ricevere o meno un trattamento, assicurandosi di non nuocere a coloro che presentano severe controindicazioni.